mercoledì 21 luglio 2010

Campanile basso - Vie Fehermann e Preuss

Sabato attacchiamo la Detassis al Torrione Comici, uscendo dal primo tiro le corde fanno cadere un sasso che colpisce Eva ad un braccio, sul momento sembra abbastanza preoccupante , poi fortunatamente si rivelerà solo una bella botta.
Sono sempre stato attento ai “segnali”, ai “messaggi” che la montagna ci invia … sabato mattina tornato da Eva dopo l’episodio del sasso, il segnale era chiaro … “Sveglia Luigi !!! … benvenuto in Dolomiti !!!”.
Non ricordo in che anno ho salito l’ultima via in dolomiti, non ho mai tenuto nessun tipo di traccia di ciò che ho fatto, ora è una delle cose che più mi pesa, mi sembra di aver perso un pezzo della mia storia …i ricordi spesso non arrivano ovunque, comunque la cosa probabilmente risale ai primi anni novanta.
I due giorni in Brenta, dove oltretutto c’ero stato solo tre volte, prendevano un significato del tutto particolare … l’essere lì con Eva da un certo punto di vista mi facilitava le cose, io ero il capocordata e gli eventi , le decisioni, le scelte erano affidate a me … egoisticamente mi prendevo tutto ciò che da anni aspettavo … contemporaneamente vedevo in Eva, come allo specchio, un entusiasmo e una voglia di scoperta, di roccia, di scalata, che mi riportano indietro negli anni.
La scelta per domenica era inizialmente caduta sullo spigolo Fox, poi considerando che l’avvicinamento alla normale è il doppio che arrivare al’attacco del Fehrmann, decidiamo che la scelta migliore è appunto il diedro Fehrmann e poi in base al meteo, fisico ecc si decide come raggiungere la vetta.
La giornata, dopo il temporale notturno e freddissima e ventosa , siamo arrivati abbastanza stanchi allo spallone ma decidiamo comunque per la bellissima via Preuss.
Arrivato sulla cima del Basso (per me la terza volta) anche un’occhiata di sole e la temperatura è più piacevole … sono solo mi guardo intorno e mi accorgo che il battito cardiaco è aumentato …


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